La porta.
Installazione da esterno
Data di realizzazione 2019.
Tecnica mista. Ferro e serizzo rosa del Mottarone prelevato nel fiume Pescone, Val Menasca.
Lago d’Orta
3 x 2, 33 x 5 mt
L’installazione di Arte Ambientale La porta è una esile struttura in ferro che incornicia il paesaggio, qualunque esso sia, a testimoniare che lo scenario naturale è già esso stesso “opera d’arte” ma potrebbe diventare anche porta verso infiniti paesaggi interiori.
Le pietre di grandi dimensioni provengono dalla stessa cava a cielo aperto in cui ho prelevato il materiale per la piccola installazione Vulnerabĭlis. Esse, dello stesso colore dell’incarnato femminile, sono derivanti dall’antica materia della creazione di cui conservano ancora traccia.
La percezione-visione dell’installazione varia a seconda delle condizioni atmosferiche e del territorio in cui sarà allestita. Al fruitore viene chiesto di interagire con l’opera attraverso la semplice scelta dell’inquadratura, riponendo il focus sugli infiniti paesaggi che la natura con il suo essere meravigliosamente mutevole senza sosta ci dona quotidianamente.
Dopo la pioggia, i riflessi della pozzanghera esaltano la continuità tra cielo e terra. Sassi tra le nuvole o cielo che arriva a toccare il suolo? L’uomo contemporaneo va educato nella percezione di se stesso in relazione all’Universo per scoprire la fragilità che sottende l’esistenza.
Lo slideshow mostra le fotografie del luogo in cui sono state prelevate le pietre di serizzo e la strada percorsa con un mezzo attrezzato per raggiungere i fianchi della montagna dove si trova la cava dismessa.