THE 10TH EDITION OF THE JULIA MARGARET CAMERON AWARD FOR WOMEN PHOTOGRAPHERS
https://www.thegalaawards.com/the-10th-edition-of-the-julia-margaret-cameron-award/
Il premio JMCA Julia Cameron Award è intitolato alla fotografa inglese Julia Margaret Cameron, divenuta tra le donne più celebri della storia della fotografia, attivissima pioniera della “nuova arte”, autrice di famosissimi ritratti dallo stile pittorico fortemente personale. Il premio è aperto alle sole donne che lavorano con qualsiasi mezzo, stile e scuola di pensiero nell’ambito della fotografia. Sono valorizzati i lavori tradizionali, ma anche contemporanei, d’avanguardia, creativi e sperimentali che includono vecchi e nuovi processi, tecniche miste e statement personali, emotivi o politici.
La mostra del 10th Julia Cameron Award of Woman photographers ha riunito nella galleria Valid Foto di Barcellona 77 donne fotografe provenienti da tutto il mondo. Con le 171 fotografie esposte, selezionate da un giudice d’eccezione quale è Amber Terranova rappresenta la più grande mostra fotografica della storia che ha riunito gli scatti realizzati solo da donne fotografe
Come vincitrice della sezione Still Life del concorso sono stata invitata ad esporre il mio scatto .
La mostra del 10th JMCA Julia Cameron Award è stata ospitata dalla Galleria Valid Foto, Barcellona. http://validfoto.com/en/
Statement
di Julio Hirsch-Hardy,
Managing Director of The Gala Awards and Director of the Biennial of Fine Art & Documentary
È impossibile guardare una fotografia e ipotizzare se l’abbia scattata un uomo o una donna. Tuttavia, dopo aver esaminato le decine di migliaia di fotografie realizzate dalle donne delle dieci edizioni del Julia Margaret Cameron Award, è emersa una certa sensibilità. Nel complesso queste fotografie sembravano forgiare una sorta di umanesimo che comprende la connessione, la curiosità e la compassione. Sono immagini conflittuali, spesso audaci, potenti e intime. La produzione collettiva di queste donne visualizza l’intimità emotiva, la vulnerabilità fisica e, occasionalmente, la solidarietà. Le loro immagini diventano racconti che rifiutano il silenzio dell’invisibilità di ciò che generalmente è poco rappresentato: le minoranze, la vecchiaia legata alla malattia o semplicemente l’aspetto sognante e necessario della realtà. Cariche di oggetti e gesti, queste fotografie danno visibilità a una verità diretta, conducono il presente verso un futuro di guarigione e trasformano esperienze difficili in possibilità manifeste. Molte di queste fotografie rappresentano progetti a lungo termine che mostrano dedizione e soprattutto, il grande talento delle donne che le hanno realizzate. In un periodo in cui siamo inondati dal mondo visivo e dai media, guidati da una logica commerciale, queste immagini rappresentano una purezza nella fotografia che è stimolante e piena di speranza.
It is impossible to look at a photograph and surmise weather or not a man or a woman made it. Yet, after looking at the ten of thousands of photographs made by the women of the ten editions of the Julia Margaret Cameron Award a certain sensibility emerged. Overall these photographs seemed to forge a kind of humanism, not a family of Man variety, but another kind that encompasses connection, curiosity, and compassion. They are confrontational, oftentimes bold, powerful and intimate. These women’s collective output visualizes emotional intimacy, physical vulnerability and occasionally, solidarity. Their images become short stories that refuses the silence of invisibility of what is generally underrepresented: minorities, the old illness, or simply yet necessary reverie. Loaded with objects and gestures these photographs give visibility to a direct truth coax the present toward a healing future, and nourish harsh experiences –facts, dark secrets- into palatable possibilities.
Many of these photographs represent long-term projects showing time commitment dedication, and most importantly, great talent of the women who made these images. In a time when we’re inundated with imaginery and media that is commercially driven, these images represent a purity in photography that is inspiring and hopeful.